02/07/2016 – Renon - Felturnerhuette
Gaetano,Sergio,Giovanni
Ebbene questo Sentiero 22 –
Lobis – 7 Peccati (nome in codice per chi c’era negli anni 80…) chissà
quando sarà da fare… dato che anche la buona intenzione di oggi è stata
guastata dal tempo. Puntuali
come sempre alla SAV del Renon per le 9, ma Franco era già lì all’alba
per offrire il caffè a chi arrivava alla spicciolata e cioè io, Giò e
Sergio. Funivia e su. A
Soprabolzano foto di rito dei partecipanti e partenza per il solito 6
inizialmente per la variante Gigi (così mi si dice) che evita la
salitona iniziale e fa il giro con calma: mi piace molto!
Il terreno è buono, un po’ pesante
per le piogge della notte ed il tempo pare tenere. Arriviamo al Pemmem
dove ci facciamo il caffettino prima da partire per il Corno di sotto.
Strudel per qualcuno.
La strada dal Pemmem è nuova di
asfalto ed il Nobby Nick si aggrappa bene… si pedala altrettanto bene
anche se essere superati da questi e-bikers che paiono andare alla
festa da Manuela… (Manuela è un baito/Gasthof della zona) un po’ rompe.
Arrivo anche io, come sempre da buon
ultimo ma sempre col massimo entusiasmo, al bivio per il Corno di
sotto. Lo so bene che il bello arriva adesso, ormai la ho fatta più e
più volte… in ogni caso (con un paio di soste) arrivo anche io fino
alla Felturnerhuette.
Il tempo si sta chiudendo,
bikers-concigliabolo e decidiamo di pranzare qui per vedere come evolve
il tempo. Neanche il tempo di sederci (rigorosamente all’aperto, sem
Ruzeni miga per niente!) che inizia a piovere. Siamo comunque al
coperto sotto gli ombrelloni ed iniziamo a vestirci… tutti gli altri
bikers arrivati fin qui con la sola salopette sono stipati dentro il
rifugio che pare la classica scatola di sardine.
Il Seimsurk qui non lo fanno… allora
vai con i canederli su letto di Krautsalat con le immancabili Weizen.
C’è anche un gruppo che dovrebbe suonare all’aperto... niente da fare
smontano tutto e si riparano pure loro all’interno del rifugio. In fin
dei conti siamo oltre quota 2000.
Dopo aver pranzato decidiamo di
entrare al rifugio a farci il caffè… la spuzza dentro al rifugio, data
l’altissima concentrazione di bikers (quelli senza zaino ed in maneghe
corte…) è la stessa di una palestra dopo che ci hanno giocato 10 partite di basket con il ricambio aria che non funziona!
Beh pazienza… caffè e pronti al
rientro. Decidiamo di improvvisare in funzione del tempio e di quello
che troveremo. Sergio li conosce tutti questi sentieri… è una garanzia.
Ci facciamo quindi il sentiero 1 ed
1A (giù per la pista da slittino e che passa per il Saltner Huette),
fin qui niente di che… ma dal Saltner in poi gran bella discesa, molto
tecnica nel bosco… di quelle che ci piacciono veramente, una prima per
tutti!
Devo anche testare la mia nuova
forcella. Passo dalla Suntour-Epicom che ha fatto un gran lavoro in 6
anni (rottura del Lock-Out) a questa nuova Rock Shock Recon Gold TK.
Qualche regolazione sul rebound e via… alla fine niente male.
Giò anche il tempo di tirarsi nella ruota posteriore un bel legno che necessita di qualche 10 minuti per il ripristino.
Arriviamo così al Tann. Via per il 6
e poi 1 fino a Collalbo. Niente male anche questo, scalette comprese. A
Collalbo scendiamo in basso e dobbiamo risalire (contropendenza alla
Sergio, ce ne saranno altre sul sentiero 15 in parte chiuso per lavori)
fino alla stazione del trenino per farci un bella Weizen… il tempo ora
è ottimo a fa abbastanza caldo.
Si decide di prendere il 15
per Costalovara e poi il 13 che, per mulattiere di sottobosco, ci porta
fino al casello di Bolzano Nord.
Il 13 è un’abitudine per Giò,
Franco e Sergio… io sono alla prima e complice la stanchezza ed il non
grande allenamento sui tratti tirati (e non troppo tecnici) ho le
braccia che gridano vendetta… in ogni caso tutto bene.
Arriviamo al casello. Ciclabile fino
a Bolzano… Sergio ci lascia in quanto ha problemi con l’orario del
treno, noi una ultima Weizen al Cascade. Salutiamo Franco ed io con Giò
all’autolavaggio: le nostre bici (ed anche noi) siamo un bel po’
infangati.
Poi via a casa per la necessaria
doccia. Alla fine una 50ina di chilometri e tutto sommato una bella
giornata. Però dalla prossima… la parola d’ordine potrebbe essere
Dolomiti? Ad esempio Pruegelweg?
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