18/06/2016 – Buchwald
Gaetano,Sergio,Giovanni
In
attesa dei resoconti (con foto) dei giri che i ‘muratori’ hanno fatto
in questo 2016… rendiconto una bella giornata di bike condivisa con Giò
e Sergio.
L’idea è di fare un giro intorno al Corno del Renon
anche improvvisando al momento. Quindi ritrovo alla SAV del Renon per
le 9 e dopo il solito caffettino, via con la funivia.
A Soprabolzano
l’arietta è giusta per iniziare a pedalare… Novità: non si fa più la
erta da subito dato che Sergio e Giò conoscono una variante più
tranquilla… quindi partiamo in falsopiano in direzione Costalovara
sulla strada asfaltata. Improvvisamente la ruota libera della mia bici
si libera in tutti i sensi… in pratica niente da fare a pedalare… gira
a vuoto anche nel senso in cui dovrebbe bloccarsi. Concigliabolo tra i
presenti: invito i due compagni a proseguire il giro… io me ne
ritorno a casa. Niente da fare, si decide di rientrare a Bolzano tutti
quanti e vedere se la situazione sia riparabile, in caso si farà un
giretto alternativo. Bene, ripresa la funivia siamo di nuovo a Bolzano.
Passaggio da Zanolini che mi sistema subito il problema, era la rottura
di una delle molle che tiene bloccata la ruota libera (grazie a Jerry).
Così verso le 10.30 siamo di nuovo al pronti via.
Saliamo per la
ciclabile fino ad Appiano, sosta alla vecchia e mitica fontana… quel
panificio che c’è proprio lì dietro con krapfen, cornetti ecc. è
proprio…. Vabbè avanti!
Sergio, che conosce anche i percorsi delle
sotterranee di Appiano, punta una stradina subito dietro la fontana e
si parte… ovviamente in salita per lo Steinegger (punte anche al 18% ma
per fortuna è asfaltato e non fa nemmeno così caldo!) e poi via per
forestali fino al Buchwald passando per Predonico. La pioggia si fa
sentire, chiamata dalle coperture per gli zaini che Sergio e Giò
montano intanto che mi aspettano, ma per il momento le è solo quatro
goze.
Arrivati al Buchwald (che è chiuso), ci sono due ipotesi:
proseguire fino al sesto tornante della Mendola e poi scendere verso
Matchach o prendere un sentiero, il 546, che non pare male e scende
nuovamente verso lo Steinegger.
Dato che la fame inizia più che a
serpeggiare, propendiamo per il 546 per vedere di pranzare in qualche
Gasthof che qui abbondano.
Il sentiero 546 è bellissimo, non
lunghissimo, ma bello tecnico come ci piace. Poi il fango abbonda ed in
qualche minuto siamo tutti ben mimetizzati col sottobosco. Arriviamo
così sopra a San Paolo e decidiamo che per il pranzo ci portiamo al
Biergarten di Caldaro. Quindi con un po’ di stradine stando alti e con
qualche risciacquo delle bici nelle fontane, arriviamo alla strada
della Mendola da Ganda e giù da Pianizza verso le birrette che ci
attendono.
Pranzo a base di manzo e cipolla con Brezeln caldi ed
immancabili Weizen dunkel! Mentre siamo lì che mangiamo si scatena un
temporalone con gocce da mezzo litro… attendiamo almeno un’oretta in
compagnia di altre Wiezen, Birramisù, caffettino…
Smesso di piovere
ritorna il sole, partiamo per Ora dato che Sergio va a Salorno e noi
rientreremo col treno verso a Bolzano (il mio Nobby Nick non se la
sente di fare 20 km di asfalto… e nemmeno io). Nella discesa dalle
Fiandre le stradine sono dei torrenti con almeno 10/15 cm di acqua… e
noi? Dentro come motoscafi… queste cose da bociazzi sono proprio il
motivo per il quale ci piace andare in bici…
Arriviamo ad Ora e
Sergio scopre che il treno che doveva prendere non ferma a Salorno ma a
Mezzocorona… quindi decide di rientrare pedalando, noi no! Per
fargli coraggio ci facciamo una ultima Weizen al bar della vecchia
stazione dove intrattengono i clienti con la muscica dei Deep Purple:
Sweet child in time, Smoke on the water… ahhh che bei tempi quando
avevamo 14 anni!
Beh… Sergio parte per Salorno e noi col treno per
Bolzano. Alla fine circa 75 km ed una bella giornata in compagnia. A
dire il vero, tra tutti, mancava Claudio che, anche se svogliatissimo
(parole sue) speriamo di avere dalla prossima volta.
Gaetano.
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