19/09/2015 – Mendola senza Auto - 521
Gaetano, Roberto, Gigi, Alex, Giò, Franco, Claudio, Carlo, Antonella
Ed eccoci alla seconda edizione della POT-Ruzeni-Mendola-Senza-Auto.
Dopo quella
dello scorso anno che vedeva presenti Carlo, Claudio e Gaetano, questa
volta il gruppo si è fatto più numeroso: Gaetano, Claudio, Alex, Giò,
Franco, Carlo, Antonella (moglie di Carlo), Roberto e Gigi (fratello di
Roberto): 9 partecipanti! Wow!!
Il ritrovo è al
solito bivio dei pensionati… si fa la conta e via per la ciclabile fino
ad Appiano. Chiedo che si faccia una sosta alla fontana di Appiano,
partenza storica dei tempi che furono quando la Mendola si faceva 2 o 3
volte alla settimana come allenamento per il giro del fine settimana,
già… ma avevamo 15 anni!
Davanti alla
fontana c’è la Plzota (Baekerei) e qualcuno inizia di cornetti alla
crema… andiamo bene! Qualcuno ricarica le borracce e qualcuno si
rinfresca.
Partenza.
Antonella dimostra subito un buon feeling con la MTB… ed io sono sempre
e comunque ultimo a chiudere il gruppo (sarà per la prima di basket
ieri sera… mah non credo proprio), gli altri vanno e ci si vede alle
soste. La prima al bivio per Caldaro e la seconda al Matchatch.
A Mezzavia è
anche la sede del ristoro ufficiale: mele, Schuttelbrot, biscottini
secchi biologici, H2O e te… cazzarola niente speck! Vabbè ci
accontentiamo e dopo una decina di minuti siamo in bici per il rush
finale… si fa per dire.
Franco mi fa
compagnia in salita e noto che ci superano tutti… dico a Franco che
sono veramente scarso, ma lui mi fa notare che non è vero che ci
superano tutti… quelli che sono fermi… li superiamo noi!
Mah… arriviamo
così al passo. La siora conta-ciclisti ci dice che siamo attorno a 1700
e rotti già arrivati. Antonella rientra a Bolzano dato che la discesa
che è in programma (il 521) non è alla sua portata. Comunque un plauso
a lei che era partita per vedere fino a dove poteva arrivare…
Il passo è pieno
di ciclisti quindi scolliniamo fino alla fontana al parchetto e
facciamo il punto. Roberto propone di andare a mangiare alla Monteson
che è un posto di ristoro nella zona delle Regole/Falchetto. Ok,
approvato subito.
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Scolliniamo
fino all’altezza del rudere dell’albergo Paradiso (alias ‘Piatto unico,
cioè buono’… per chi c’era un bel po’ di anni fa…) sulla cui destra
parte una forestale che taglia la montagna in leggero saliscendi ed
arriviamo esattamente davanti al rifugio Regole, in 2 minuti siamo alla
Monteson.
Qui siamo in
Trentino, quindi niente Seimsurk ma ‘solo’ roba a base di polenta,
crauti e misto carne. La siora ci propone il piatto Monteson (della
casa) che ha un po’ di tutto. Ok ci sta bene e via con le Weizen.
A
dire il vero si aspetta un po’ sia per le Weizen che per il mangiare.
Almeno però le Weizen quando arrivano hanno la temperatura giusta!
Purtroppo la siora ci comunica che non ha 8 porzioni della Monteson ma
solo 6… allora chiediamo se si possano integrare con altro… di lì a
poco iniziano ad arrivare piatti di crauti, polenta, cotechino, carrè,
lucanica, patate saltate, carne salada… Slurp e gnam gnam tutto
veramente molto buono. Non resta che ripulire i piatti di portata
(scarpetta) e farci un caffè.
Il conto: 15
Euro a testa! Veramente economico e tutto di buona qualità, da segnare
per ritornarci. Grazie a Roberto per la segnalazione.
Ripartiamo, anche se sarebbe meglio (e qualcuno ci ha provato, vero Giò? Senza fare nomi…) fare una pennica.
Rientro al passo
per la stessa forestale e poi per la strada asfaltata e poi discesa
sotto il 14-esimo tornante dove inizia la prima parte del sentiero 521…
la seconda parte è quella con le scalette a fianco della strada che
portano al settimo tornante… veramente sempre molto bello farsi queste
scalette.
E poi via per il
521! Questa è la terza volta che lo affronto, qualcuno alla seconda,
qualcuno alla prima e qualcuno alla ennesima (Roberto e Gigi).
Si va giù che è
un piacere e la prima parte è veramente tosta ma pedalabile. Il
sentiero procede poi con numerosi zig-zag che si fanno abbastanza bene
e sono un bel banco di prova per tutti. Si capisce anche se si è
migliorati rispetto alla volta precedente… ed i miglioramenti ci sono!
Ad un certo
punto il gruppo dei fuggitivi prende un po’ di vantaggio e ci separiamo
in due tronconi… risultato: al bivio prima del biotopo i primi tirano
dritto ed i secondi prendono correttamente a sinistra. Telefonate di
raccordo e ci ritroviamo sulla forestale dell’Alta via di Caldaro…
giusto per riprendere l’ultimo pezzo di questo meraviglioso 521 che
termina poco dopo nei pressi di San Nicola.
Decidiamo per un
ultima bevuta alla Locomotiva di Caldaro. Weizen e Radler alla grande.
Quindi si discute sul rientro, c’è chi vorrebbe fare ancora un giro
attraverso Monticolo, chi ha fretta di rientrare per altri impegni e
chi gli basterebbe anche la Forra di Frangarto. Alla fine si decide per
quest’ultima. Salita a Cornaiano ed inizio discesa sullo sterrato… Gigi
parte a tutta ed io dietro arranco (e siamo in discesa) ma non riesco a
stargli in scia… arrivo comunque poco dopo alla strada che da Frangarto
porta Cornaiano. Veramente un siluro questo Gigi… ed anche in salita
non scherza!
Alla fine 67 km
e 1500 m dislivello, dai dati GPS di Franco. Che dire bella giornata
come sempre e soprattutto in ottima compagnia!
Gaetano.
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