04/07/2014 – Giro del Latemar

Gaetano, Claudio, Sergio
Bene… partenza alle 7.50 io, Claudio e Sergio. Arrivo ad Ega e parcheggio c/o la Casa della Cultura (nella piazza con la fontana stanno facendo lavori). Data la lunghezza del giro mi dilungo un po’ sulla descrizione così se qualcuno lo volesse rifare (dati da carta Tabacco 029 Sciliar-Catinaccio-Latemar) ha una buona descrizione.Le scale dalla Peniola
Assetto da veri bikers e prendiamo subito il sentiero 7 a destra alla prima indicazione: una erta impossibile… che pensiamo di aver sbagliato. Facciamo 100 metri e riscendiamo… ok il sentiero inizia più avanti lungo la strada asfaltata (da ricordare per una prox volta). Arriviamo per il bosco al Kobhof e poi giù in discesa per il 7 verso la val d’Ega c/o Albergo Loewe. Grande discesa per il bosco abbastanza viscida per la pioggia della notte. Salita quindi fino al centro di riciclaggio di Nova Levante per la statale e prendiamo il 10A sulla destra. Dove termina la strada prendere la strada a destra con la sbarra: si sale per la stradina (pendenza media 8-10%) ed al secondo bivio prendere a sinistra. Alla fine della stradina si sale a spinta per 50 metri e poi discesa fino Schang. Stradina asfaltata sulla sinistra fino alla segheria ed un po’ oltre si svolta a destra per i sentieri 25, 25A ed 8 che porta al Lago di Carezza.
Salita per l’11 fino alla ‘Sirenetta’. Timbro sulla cartina (impotacciamento…) e via verso Costalunga: sentieri tecnici prima e molto fangosi poi.
A Costalunga inizia la sicesa per il 519 fino al bivio col 519A che ci porta a Malga Pana (dove entri solo col frac!).
Prendiamo per Malga Peniola… la ricordavo più… in piano: 1.8 km con erta finale… sarà che siamo affamati?. La stradina di asfalto e la fame… mettono le ali a Claudio che sfodera la sua forma, segue Sergio e poi io (come al solito!).
Alla Peniola solito 'Spiegeleier mit Roestkartoffeln und Weizen’ (che qui, in Italia, si chiama piatto del boscaiolo’)… cazzarola ci chiedono 21 Euro a testa… col caffè di solito ne spendiamo 12-13… Sarà l’influenza della Malga Panna? Ok mangiato e ripartenza.
Ci aspetta la mitica variante ‘Sergio per le scale’ alias sentiero 521B. Spingiamo
per 30 minuti circa fino a superare le scale con tratti di bici in spalle… però la discesa che ci aspetta fino a Forno è e sarà come sempre: fantastica!
A Forno due chiacchiere con dei siori di una casa vicino alla fontana che in fiemmazzo stretto ci chiedono da dove arriviamo… ovviamente sgranano gli occhi alla nostra descrizione.
 Passo Feudo
Ciclabile fino a Predazzo e bidonvia+seggiovia per passo Feudo (11.5 con bici a testa, nessuno sconto residenti… siamo dell’Alto Adige…).
Al Feudo foto di rito con Pala Santa sullo sfondo e partiamo per la discesa verso la Garnischger Alm (fatta a tutta) e poi al Passo di Pampeago e quindi per la variante delle Perle (sentiero 9) fino alla Epicher Laner (alla base del muro di Obereggen) per una meritata bevuta ed un mitico strudel!
Ora ci aspettano i sentieri 10 e 11 per Obereggen… cazzarola le pastiglie del mio freno posteriore… sono terminate. In pratica niente freno posteriore. Una pena la discesa solo col freno davanti... Sergio e Claudio ovviamente vanno ed io di conserva.
Ad Obereggen saliamo al parcheggio sopra (ultima salita) e poi giù fino ad Ega per la forestale (sentiero 8B).
Io sempre e solo con freno anteriore… arghhhh ero venuto per farmi a tutta questa stradina che è una goduria… vabbè sarà per un’altra volta!
Discesa per la strada asfaltata fino alla prima deviazione asfaltata a destra ed arriviamo così alla macchina che sono le 17.40… partiti alle 8.30: una bellissima giornata dal meteo non perfetto ma nemmeno da buttare. Birretta finale al bar centrale di Ega.
Alla fine 53 km.
Ragazzi, cercate di partecipare che non sapete quello che vi perdete… ferraioli a parte!

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