Gaetano,
Giovanni, Franco, Claudio
Olà bikers,
con maggiore velocità del solito, faccio il resconto per non
dimenticare dei dettagli... anche in vista di una ripetizione.
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Puntuali alla stazione a valle della funivia del Renon io,
Franco, Giò e Claudio. Per la presenza di numerose persone e di altri bikers
dobbiamo utilizzare 3 cabine della funivia (una cabina non può contenere più di
4 bici…) per cui arriviamo a Soprabolzano a scaglioni.
A gruppo compatto… partenza verso il Tann. Seguiamo il
sentiero 6 che parte subito con una erta di qualche centinaio di metri… per poi
spianare. Passando attraverso il parco-lama del Kaserhof arrivamo senza pb a
Riggermoos. Attraversiamo la strada asfaltata e su per una stradina forestale
per poi prendere un mulattiera che mi pare sia stata risistemata dalle ultime
volte in cui ci siamo passati. Sosta alla ‘panchina’ subito prima dell’unico
tratto in salita in cui dobbiamo spingere la bici… anche se qualcuno ci prova
ma la salitella è veramente impossibile causa il fondo ‘sgrebenoso’. Superata
questa asperità la mulattiera presenta un tratto un po’ radicioso che ci costringe
anche a varianti per il bosco… si pedala comunque senza grossi problemi fino al
Tann. Facciamo il punto. La ns. guida (il libretto) direbbe di scendere per la
strada asfaltata fino ad Himmelreich… ma è presto e ci pare un giro troppo
corto… decidiamo quindi di arrivare (per la strada asfaltata) al Pemmen (in
pratica alla partenza della cabinovia per il Corno). Quota 1538, cima Coppi del
ns. giro.
Ci sfagiola l’idea (ma solo per un attimo) di salire al
Corno… ma dopo un veloce consulto decidiamo che non ci sarebbe abbastanza
tempo. Caffettino di rito e partenza per la variante nuova del giro che stiamo
stravolgendo pur di non fare asfalto in discesa. Decidiamo di procedere verso
Bad Siess: dal Pemmen si ritorna indietro su asfalto per circa 200 metri e poi
si svolta a sx per il sentiero 9: molto bello, tecnico e fangoso. Sbuchiamo
sulla stradina asfaltata che va verso BadSies, subito sulla dx inforchiamo il
sentiero 1B che sulla cartina è tratteggiato (gli altri sono ‘solo’ a linea
continua!). Bellissimo, tecnico, panorama sulle dolomiti da cartolina (vedere
foto).
Arriviamo così ad Himmelreich. Un bufalo ci accoglie lungo
la stradina. Trovo anche Frank (uno di coloro con cui condivido la passione del
basket del Venerdì sera) facciamo due chiacchiere e tento di convincerlo ad
inforcare la sua MTB… ma lui è uno stradista: niente da fare, ha paura della
discesa fuori strada.
Da Himmelreich decidiamo per il sentiero 33B, sulla mia
cartina che è obsoleta (riporta il prezzo di acquisto sulla custodia… Lire
10.000) questo sentiero non c’è e vado a memoria, prego Giò, che dispone di una
cartina più recente (probabilmente prezzo in Euro…), di correggere
eventualmente. In pratica facciamo il sentiero ‘bellavista sulle Piramidi di
terra’: bello anche questo ed arriviamo a Longomoso.
Da cui parte il sentiero 11 che ci porterà a Steg in Val
d’Isarco. Raggiunto Siffiano il sentiero 11 mostra subito che necessita di
tecnica e nervi saldi. Registriamo purtroppo una caduta con capottamento di
Franco che in un posto senza particolari difficoltà ed a passo d’uomo, complice
una serie di coincidenze, voleva vedere come si stà a capottarsi. Botta
all’anca, nessun danno apparente alla bici. Un po’ claudicante nel salire in
bici. Si continua. Questo 11 è una bella mulattiera non troppo tecnica ma
molto, molto pendente… astenersi in futuro chi soffre di vertiggini… Nei pressi
dell’A22 mi distraggo un attimo e ruzzolo pure io senza conseguenze
particolari… a parte il manubrio che mi si storge un po’… attrezzino con le
bruggole, sistemazione e via. Arriviamo allo Steg, rinfresco nella fontana e
partiamo per la meritata sosta al Biergarten di Prato Isarco dove ci facciamo
una meritata Weizen…
Già la Weizen… solo ora ci viene in mente che nella foga
della discesa ci siamo scordati della sosta da Heini al Rielingerhof… non
potremo mangiare i bambini… che li fanno da soli (cfr la descrizione sulla
guida). Beh… buona la scusa per rifare il giro.
Sono già la 18.30 abbondanti e fino a che ci beviamo la
Weizen, e chiacchieriamo del giro fatto, arriviamo a casa che sono anche le
19.30.
Che dire? Bellissimo giro tra panorami assoluti. Il mio
computer segna circa 37 km circa da casa mia…
Eh sì questi giri, veri giri da MTB, non sono mai così
lunghi ma le soddisfazioni che danno non sono minimamente paragonabili anche a
50 km fatti a Monticolo… vero Claudio? (non il ns. Claudio…).
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Bene, dispiacendosi come al solito per chi non c’era… e
ringraziando chi invece c'era.... Alla prossima!
Gaetano.